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lunedì 4 giugno 2012

Pacchetto Startup per la comunicazione in Brasile

Pacchetto startup internazionalizzazione img
Non tutte le piccole e medie imprese (ma anche i grandi di questi tempi...) hanno budget importanti che consentano loro di avviare un processo di internazionalizzazione investendo preziose risorse nella comunicazione aziendale.

Spesso quindi si commette l'errore di riciclare il materiale che già esiste (flyer, sito, biglietti da visita), non considerando che per il mercato brasiliano la comunicazione dev'essere differente e mirata (vedi post sul blog "Esperienze di comiunicazione")

Pertanto ottimizzare il budget diventa un must ma altrettanto è avere una comunicazione mirata.

Per questo nasce il "Pacchetto Startup Internazionalizzazione" di Studio Castelli ADV.

Un pacchetto che comprende:
- Sito web vetrina in 2 lingue
- Brochure di presentazione aziendale
- Gadget personalizzato
- Traduzioni per seconda lingua del sito
- Biglietti da visita

In questi 5 punti abbiamo sintetizzato il materiale necessario per presentarsi ai vostri interlocutori brasiliani durante il vostro viaggio di business.

Scarica la brochure

Per avere maggiori informazioni sul "Pacchetto Startup Internazionalizzazione"contatta:

Studio Castelli
info@studiocastelliadv.it
0363.350519
www.studiocastelliadv.it

lunedì 2 aprile 2012

Back from Brazil... La stampa


Dopo avere divagato sulle mie sensazioni in merito a sicurezza, economia, divario sociale, temi scottanti con cui un po' mi sono un po' scottato... torno a parlare della mia materia.

Per quanto riguarda la comunicazione, la stampa ovviamente è uno dei mezzi più importanti da cui tutte le imprese non possono prescindere.
Pertanto durante il mio soggiorno mi sono ritagliato anche il tempo per visitare degli stampatori, di piccola, media, grande dimensione, dal piccolo artigiano, alla media impresa, all'industria.

Queste visite mi hanno aiutato a rendermi conto delle differenze tecniche, delle tipologie di carta che vengono utilizzate, della qualità di stampa, ma soprattutto dei prezzi e della qualità.

Innanzitutto la carta ha delle caratteristiche differenti da quella utilizzata in Europa: la carta brasiliana a parità di grammature, ha consistenza e punto di bianco differenti.

Quindi quando chiederemo per esempio una carta 130 grammi patinata opaca al nostro abituale stampatore italiano, non dovremo considerarla uguale a quella brasiliana utilizzata dallo stampatore brasiliano.
Ovviamente non entro nel mertito della comparazione tra la qualità della carta europea e della carta brasiliana, ma se mi appoggiassi a uno stampatore in Brasile farei stampare tutto su carta brasiliana, più che altro per la maggiore conoscenza del prodotto da parte degli stessi stampatori.

Il confronto con i prezzi dei miei collaboratori abituali è decisamente indicativo: i prezzi di stampa di una brochure realizzata in Italia, sono quasi la metà rispetto alla medesima tipologia di stampato fatto in Brasile.
Lo stesso ho ricontrato per differenti tipologie di stampa e lavorazioni, i costi sono troppo elevati.
Posso ipotizzare che probabilmente le case produttrici di macchine da stampa non abbiano sede in Brasile, pertanto i costi di manutenzione siano alti e quindi questo incida parecchio sui costi (ma questa è solo una mia supposizione... non ho trovato info in merito)

Questa informazione in merito ai prezzi della stampa mi era stata data già da altri collaboratori che avevano indagato, ma non mi andava di prendere per vera la cosa senza verificare personalmente.

L'idea di far stampare il materiale in Brasile per un'azienda italiana quindi in questo momento mi sembra del tutto antieconomica.
Conviene far stampare in Italia il proprio materiale pubblicitario e spedirlo in Brasile.

Senza contare che la qualità di stampa non sempre è all'altezza della situazione.
Riporti di stampa, colori sbiaditi, immagini fuori registro... insomma, ho raccolto parecchio materiale, ma la qualità non mi ha mai entusiasmato.

Peccato....

Attendo smentite, perlomeno per mantenere viva la speranza di trovare qualche stampatore che soddisfi le mie esigenze di equilibrio tra costi e qualità!

Alla prossima!

mercoledì 21 marzo 2012

Back from Brazil... Você fala português?

Importantissimo, per approcciarsi in modo corretto al mercato brasiliano è ovviamente avere un minimo di conoscenza della lingua portoghese...

Ottima informazione grazie... cambio blog...

E' veramente ovvio, ma quanti italiani sono convinti che il portoghese e lo spagnolo siano praticamente uguali, tentando improbabili dialoghi in lingua spagnola con i brasiliani...!

Oltretutto, poichè lo spagnolo e l'italiano sono praticamente identici (basta mettere la "s" finale...) per la proprietà transitiva io mi azzarderei ad affermare che potremmo addirittura parlare italiano in Brasile, sicuramente saremmo compresi da tutti...

Per mia esperienza devo dire che il portoghese è una lingua che, senza affrontare un percorso di studio, è molto facile... da imparare male!

Investire in un corso di portoghese, oltre che ovviamente ampliare la propria cultura, può agevolare parecchio nella comunicazione con i brasiliani, a tutti i livelli.

Inoltre tentando di parlare portoghese riceveremo apprezzamento da tutti.

Nota...
Ringrazio pubblicamente la mia personal tutor Patrizia Minervini di Tradport, che con tanta pazienza mi sta aiutando nello studio di questa bellissima (e difficile) lingua e nell'apprendimento di molte utilissime informazioni relative alla cultura brasiliana (oltre ad aver avuto il piacere di bere insieme parecchi corroboranti caffè).


In Brasile per lavoro, suggerisco di farsi aiutare da un interprete che ci accompagni, piuttosto che azzardare dialoghi in“portunhol”, un mix di portoghese e spagnolo che è apprezzato dagli italiani, ma non molto dai brasiliani...

Io sinceramente per non correre rischi mi sono fatto aiutare dai miei colleghi di International Project che mi hanno accompagnato e mi hanno seguito da interpreti per miei incontri di lavoro paulisti.

Ok, finora ho raccontato un mare di ovvietà, ne sono consapevole.

Ma sono veramente ovvietà per tutti?

Le aziende italiane, ad esempio, come si affacciano a questo esigente mercato?


Ho notato che tante aziende italiane stanno proseguendo imperterrite a presentare in Brasile siti web, monografie, cataloghi di prodotto in italiano, inglese e spagnolo.

E' importantissimo presentarsi ai potenziali clienti brasiliani con un sito, un catalogo, materiale di presentazione in portoghese.

Perchè avviene questo?
Principalmente perchè i responsabili aziendali vogliono evitare di spendere (loro dicono "spendere", ma in realtà dovrebbero dire "non investire") risorse in traduzioni ritenute inutili e di conseguenza in aggiornamenti del materiale pubblicitario.
Quindi per risparmiare, preferiscono portare con sè materiale che già viene normalmente distribuito in Europa in lingua inglese, non tradotto in portoghese, non considerando che sia poco comprensibile ai brasiliani!


A detta degli stessi brasiliani, l'inglese è decisamente poco diffuso in Brasile, anche in una metropoli evoluta e vivace come San Paolo.
Personalmente ho fatto parecchia fatica a trovare persone disposte ad affrontare una conversazione in inglese (sarà per il mio inglese...!?)

Consoliamoci pensando che in Italia le problematiche nel parlare in Inglese sono le medesime.

Gran parte dei brasiliani non conosce l'inglese e togliamoci dalla testa che l'italiano sia loro comprensibile. Anche lo spagnolo pur essendo maggiormente comprensibile per il brasiliano, non è uguale al portoghese!

Tutte queste ovvietà vanno sommate al fatto che la comunicazione grafica non è adeguata alle peculiarità dei brasiliani, si può immaginare facilmente che risultato si possa ottenere in una missione di new business in Brasile...

Ma questo sarà uno dei prossimi argomenti del blog...

Até logo